Quella degli startupper non è solo una moda ma una possibile nuova generazione tra i venti e quarant’anni– ahimè, perlopiù di sesso maschile – che, invece di lamentarsi come bamboccioni sfigati della mancanza di lavoro, il lavoro se lo creano. Interessante, no? A chi non piacerebbe divenire l’artefice in senso pieno del proprio futuro almeno in ambito lavorativo? Immagino sarebbero poche le mani alzate. I pareri su questa nuova mentalità –perché alla fin fine di questo si tratta- sono discordanti. Molti storcono il naso dichiarando di preferire i metodi...